L’argomento “limiti e regole” è
sicuramente il più difficile da affrontare in famiglia. Questo perché, quando
si fa rispettare una regola, si finisce inevitabilmente per chiedersi:
“Sarò un buon genitore? Non sarò troppo severo?”
L’unica risposta a questa domanda si trova nell’intelligenza
emotiva: il segreto è capire ciò di cui il bambino HA bisogno,
non ciò che chiede a gran voce. E agire di conseguenza, costruendo un ambiente
empatico, sensibile ma anche gentile e rispettoso. Un ambiente in cui ciascuno
sa qual è il suo posto e lo occupa con felicità.
BISOGNO DI REGOLE
Le regole non servono solo a crescere persone educate,
fanno bene al sistema nervoso e allo sviluppo emotivo. Sapere qual è il limite
aiuta il bambino a sentirsi al sicuro; a sapere quali sono i confini
dell’accettabile in quel mondo magico che è la famiglia. Le regole in famiglia
hanno l’effetto benefico di aiutare lo sviluppo e il controllo emotivo, senza
dover ricorrere a chissà quale laboratorio di educazione emotiva (comunque
utile, ma a patto che ci sia questo lavoro a monte).
Al contrario, bambini che crescono in un ambiente
carente di regole, sono più soggetti allo stress e a picchi emotivi
incontrollati, poiché vivono in un ambiente altamente insicuro e mutevole. Non
riuscendo a prevedere quello che potranno ottenere e quello che no, vivono in
un perenne stato ansioso.
AFFETTO E AUTOREVOLEZZA
Se le regole sono necessarie, questo non significa
tiranneggiare in famiglia. Cinquant’anni di studi psicologici e pedagogici ci
hanno insegnato l’importanza dell’affetto, di un ambiente sicuro e confortevole
e di una figura autorevole e non autoritaria.
Ma che differenza c’è tra autoritarismo e autorevolezza? Il
genitore autorevole riesce a spiegare le ragioni delle sue scelte e a
coinvolgere emotivamente i bambini. Diventa una guida naturale, un punto di
riferimento, una base sicura.
Accanto all’autorevolezza, che si ottiene attraverso:
un comportamento sicuro di sé (ovvero, fatevi tutti i dubbi del caso, ma di
fronte ad un bambino siate sempre fermi e irremovibili), un comportamento
comprensivo, un comportamento orientato al dialogo, c’è anche l’affetto.
Questo però è un punto sul quale non serve lavorare
particolarmente: ogni genitore ama i suoi figli più di tutto!
Nessun commento:
Posta un commento