lunedì 26 febbraio 2018

Giocare, giocare e ancora giocare!

Il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo predominante nello sviluppo della sua personalità. Giocare significa muoversi, agire, imitare e possedere il mondo circostante.
Il bambino è protagonista della sua azione, afferma se stesso e le sue esigenze, arricchendo la sua immaginazione. In particolare fino ai 3 anni attraverso il gioco il bambino sperimenta l'uso e la qualità degli oggetti, allenandosi alle esperienze future.
Se vi chiedete cosa fa il vostro bambino per la maggior parte del suo tempo al Nido, la risposta è GIOCARE. Le Educatrici valorizzano il gioco come attività privilegiata, il gioco è apprendimento, è libera espressione di se stessi senza inibizione. Il gioco per i vostri piccoli ha anche un'importante funzione catartica, sopratutto nel contesto del Nido, permette il superamento delle frustrazioni  ed è fondamentale per l'equilibrio emotivo.
Quando parliamo del gioco, tocchiamo un argomento vastissimo, pieno di fasi e sfumature, oggi ci soffermiamo sul GIOCO SIMBOLICO, che si sviluppa tra i 2 e 3 anni.
A tal proposito il Nido deve essere organizzato in angoli per i giochi di finzione e di immaginazione.
Il salone delle attività del DOLCE MIELE prevede tante possibilità per il gioco simbolico permettendo ai nostri bimbi di manifestare il loro universo interiore.
Si va dall'angolo dei travestimenti dove si può indossare ogni sorta di abito e vivere magiche avventure con un cappello da cow-boy o  con un costume da bagno.






Non può mancare l'angolo della casa, dove in cucina si apparecchia una deliziosa tavola, brindando e degustando fantasiosi thè con biscotti, mentre spostandosi nella zona "nanna" troveremo le nostre bimbe mettere a nanna i propri piccoli. E' divertente osservare piccole donne indossare cappelli e borse gironzolare per il salone, con il passeggino chiacchierando al telefono, in questi casi ogni oggetto, anche il più strambo che possiate immaginare, si trasforma in un cellulare. Se vi chiedete cosa fanno i maschietti, con martelli, cacciaviti e chiodi sono intenti ad aggiustare mobili, veri maghi del bricolage.


"Niente è così contagioso come l'esempio"

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